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"Al fianco degli studenti da generazioni"
Test di Medicina, come sarà l'esame per l'ammissione alla facoltà (che resta a numero chiuso): tre prove scritte da 45 minuti, in simultanea, dopo due mesi di corsi
Secondo le indiscrezioni che circolano al ministero, la riforma voluta da Anna Maria Bernini prevede due mesi di corsi in ateneo su chimica, fisica e biologia, poi 93 quesiti in simultanea in tutta Italia: come sarà la prova di ammissione alla facoltà di Medicina
Il giorno del «giudizio» è tra la fine di novembre e i primi di dicembre. Sarà allora che, dopo due mesi abbondanti di lezioni di chimica e propedeutica biochimica, fisica e biologia, circa sessantamila aspiranti medici dovranno sostenere la prova di ammissione alla facoltà di Medicina, che resta un corso di laurea a numero chiuso o, come si dice in gergo, «programmato».
Secondo le indiscrezioni che circolano al ministero dell'Università e della Ricerca, la riforma voluta da Anna Maria Bernini prevede tre esami scritti di quarantacinque minuti l'uno, da completare uno dietro l'altro, in contemporanea in tutte le facoltà d'Italia: 31 domande per ogni disciplina, di cui 21 a riposta multipla e 10 in «modalità a completamento», in cui il compito consiste nell'inserire la parola mancante per completare la frase. Ogni risposta esatta varrà un punto, quella sbagliata fa perdere un quarto di punto (-0,25), la riposta non data vale zero.
Tre voti per tre esami
Ogni compito dà diritto ad un voto in trentesimi (più la lode) come tutti gli esami universitari e potrà essere usato, nel caso di non ammissione a Medicina, per le altre facoltà che contemplano queste discipline. Per poter accedere alla graduatoria per l'accesso a Medicina invece, lo studente deve aver preso almeno 18 in tutte e tre le discipline, anche se sembra evidente che serviranno voti più alti per essere ammessi nei poco più di 20 mila posti a disposizione. Per questo si possono rifiutare uno o più voti e si può ripetere l'esame, o gli esami, in un secondo e ultimo appello che si svolgerà a distanza di quindici giorni. Ci si può iscrivere al semestre aperto per non più di tre anni.
Concorsone o esame?
Al ministero non vogliono sentir parlare di concorsone, né di quiz a crocette, né di quizzone, ma la modalità del nuovo esame di accesso dopo il semestre aperto a cui si possono iscrivere tutti, assomiglia molto alla struttura del vecchio concorso che sostituisce. La novità è che è rinviato di sei mesi e che la preparazione, finora demandata a società specializzate nell'allenare gli studenti a queste prove, è ora a carico delle università che dovranno garantire agli studenti corsi adeguati - ognuno vale sei crediti - per poter passare il concorso. Contro il rischio di sovraffollamento in alcuni degli atenei più blasonati o più centrali, le lezioni potranno essere attivate anche online.
La graduatoria
Per quanto riguarda l’assegnazione dei posti in graduatoria e nelle diverse università, si attendono ancora i dettagli dal ministero. Non dovrebbero esserci altri criteri, se non i risultati degli esami del primo semestre. In caso di parità il posto sarà assegnato a chi ha indicato l’ateneo di destinazione come prima scelta: al momento dell’iscrizione al primo semestre gli studenti possono indicare cinque atenei, oltre a scegliere un secondo corso di laurea nel caso non passino la selezione e non rientrino nei posti previsti.